“Volesse il cielo che ci fosse luce,
(Franca Masu interpreta Volesse il cielo di Mia Martini,
volesse il cielo che ci fosse pace,
Ah se la gente fosse differente e
cantasse sempre canti tutti suoi”
musica di De Moraes testo di Bardotti)
di Luciana Satta
Ci sono donne capaci di illuminare i luoghi solo con la loro presenza. Ci sono artiste che con la loro voce sanno arrivare dalla terra al cielo. La luce, immagine che resta più vivida e impressa nella mente, alla fine di un concerto speciale che ha visto lei, Franca Masu, protagonista raffinata, trasmettere amore, fare vibrare ad unisono i cuori di tantissime persone arrivate anche dal sud dell’Isola fino ad Alghero, nella Cattedrale di Santa Maria, per ascoltarla. Ad accompagnare la cantante algherese, i suoi musicisti Fausto Beccalossi (accordeon), Luca Falomi (chitarra) e Salvatore Maiore (violoncello e contrabbasso). Canzoni che diventano preghiere.
Protagonista, questa volta, non è il mare, elemento che da sempre la accompagna. Comunque presente, nel suo pensiero sulle migrazioni. Resta il viaggio, l’incontro tra popoli e culture differenti, le mescolanze linguistiche, il desiderio di pace, la fratellanza.
Da Ennio Morricone a Mia Martini, da Noa a Franco Battiato, fino a Sergio Endrigo. Scelte musicali che segnano la profondità di una serata dove non esiste barriera tra sacro e profano. Si valicano i muri, si abbattono i confini. Volesse il cielo di Mia Martini torna, ancora una volta, con la forza del suo testo, a comunicarci la necessità di comprensione, sapere rinascere anche quando si è spezzati, rifiorire in un tempo malato, in una società ormai confusa. Forse per questo, non a caso, acquista ancora più senso e valore la scelta di cantarla all’inizio, dopo l’apertura affidata ai musicisti e al tema Deborah’s Theme di Morricone, da C’era una volta in America.
È una serata di condivisione, dove tutto è un fluire armonico. I versi nascono da una suggestione, svelano il senso del mistero e arrivano chiari, accompagnati dalla melodia. Nel silenzio quasi surreale il pubblico si fa cullare dalla voce di Franca Masu. Suoni e parole rimettono in ordine emozioni sopite, nel suo abbraccio simbolico all’Umanità.
Dalla terra al cielo, produzione di Franca Masu, è uno degli appuntamenti del cartellone del Cap d’Any de l’Alguer 2024/25 del Comune di Alghero.
Allestimento scenico: Tonino Serra, in collaborazione con Marco Velli. Regia del suono e delle luci: Jo Erre di Artesonos.
***Questo testo non può essere riprodotto, in tutto o in parte, senza la citazione della fonte e dell’autrice.
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