di Luciana Satta
“I narratori sono strani.
Alessandro Baricco
Porto qua questo mondo strambo che ogni tanto mi nasce in testa“
(Teatro Verdi, Sassari, 26 novembre 2024)
Farsi trasportare dalla musica, dalle parole. Perché Abel Concerto fa “entrare lo spettatore in un fiume”. “Lasciate andare”, dice Alessandro Baricco al pubblico del Teatro Verdi, glielo sussurra, con quella voce calma che lo fa entrare in una danza, in un vortice dove la frase e il suono si fondono e si confondono, scivolano, lo accompagnano, lo cullano in un mare di grazia e di leggerezza. Insieme allo scrittore torinese, Cesare Picco, Roberto Tarasco e Nicola Tescari. “Ho scelto tre musicisti che mi piacciono molto, perché mi accompagnassero, e sono a loro molto grato”.
“Non è importante se avete letto il libro, non è neanche molto importante se capite bene la storia… Ho pensato di scegliere alcune pagine.
Sono colori, paesaggi, personaggi qua e là, frasi, cose che accadono ma, soprattutto, mi piacerebbe che entraste in questa specie di corrente di suono di questo Western”.
Sento una vibrazione, allora sparo.
Che ne so, come una vibrazione.
Estaggo e sparo.
Un minuscolo fremito del mondo, ecco. Dura meno di
un istante. Ho imparato a percepirlo da molto piccoli, nelle
grandi solitudini dove sono stato prima bambini, poi uomo
a undici anni, infine vecchio a diciannove quando mio
padre John John tolse il disturbo […]
“Quando pensavo a questo libro non sapevo bene esattamente cosa volessi fare, ma avevo in mente una storia di pirati. Seguivo queste storie. Ero stato su un grande fiume sudamericano, enorme, caldo terrificante… alla fine ho scelto un Western, è un genere magnifico, io lo amo molto. È la storia di un pistolero fantastico, che per strada perde le ragioni per sparare. Ma le perde con leggerezza e gioia”.
Abel Concerto è “per Baricco un’esperienza sonora”, per noi che ascoltiamo rapiti un dialogo intimo. “I narratori sono strani – afferma lo scrittore – Porto qua questo mondo strambo che ogni tanto mi nasce in testa”.

Baricco ritorna a Sassari dopo tanto tempo, “dopo un secolo”, dice lo scrittore. Dal suo primo romanzo, Castelli di Rabbia (1991), a Oceano mare, da Novecento, tradotto in ventitré Paesi, a Seta, il suo successo è stato enorme. “E’ strano, noi scriviamo libri e si pensa spesso che scriviamo cose che ci sono successe. Non vorrei che mi prendeste per pazzo, ma voi non avete idea di quante cose si scrivono e non ci sono successe, ma ci succederanno. Spesso sono Profezie”.

L’evento al teatro Verdi di Sassari è stato organizzato da Le Ragazze Terribili in collaborazione con Mister Wolf per la quinta edizione del Festival letterario Fino a Leggermi Matto-Musica tra le pagine. Abel Concerto è una produzione Savà Produzioni Creative e Feltrinelli, in collaborazione con Scuola Holden, che nel 2024 celebra 30 anni dalla fondazione.
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