L’eleganza è “l’essenza di ogni donna che rimane eterna”
di Luciana Satta
Per lui non è importante l’abito ma la personalità della donna che lo indossa. Perché “senza l’unicità della donna l’abito sarebbe solo un pezzo di stoffa”.
Il granito, il mare, il cielo, la natura selvaggia delle Isole, la Sardegna e la Sicilia. I sogni, “che ti permettono di vivere la vita in maniera più divertente e anche più leggera, ma che hanno bisogno di un nutrimento quotidiano e di tanta disciplina”. Questo esprimono gli abiti di Paolo Isoni. Come la sua ultima collezione Isoni: Ên bateaû.
Un amore per lo stile che lo ha portato dal suo paese d’origine, Monti, prima a Londra, poi a Porto Rotondo e a Milano, a vestire le dive del jet set internazionale.
Tu dici: “L’eleganza, a differenza della moda, è eterna”. Non fai vestiti alla moda ma vuoi vestire le donne. Cosa significa?
L’eleganza è qualcosa che non muore, è l’essenza di ogni donna che rimane eterna. Mi vengono in mente donne che per la loro eleganza e il loro glamour sono rimaste immortali, come Jackie Kennedy o Grace Kelly. Non hanno mai seguito la moda, ma la moda l’hanno fatta. La loro eleganza ha prevalso sull’abito. Sono immortali ed eterne, esempi di grande classe.

La Sardegna è la tua grande ispirazione. Le tue stampe, i tuoi colori, la raccontano. In che modo il carattere della donna sarda vive nelle tue collezioni?
Sicuramente per la forza. Quello che mi piace trasporre nella mia moda, nei miei vestiti, è proprio il carattere e la forza della Sardegna e di queste donne che hanno sempre realizzato grandi cose, basti pensare a Grazia Deledda. Donne che hanno scelto di fare ciò che era la loro passione, i loro sogni, e di portarli a conoscenza nel mondo.
Una di queste donne che esprimeva forza era una tua grandissima amica, Marta Marzotto…
Avevo quattordici anni e vivevo a Monti. Un giorno, sfogliando un giornale, ho visto l’immagine di questa donna meravigliosa con i suoi caftani, coloratissimi. Quando a diciassette anni sono arrivato a Porto Rotondo e si è creata l’occasione, l’ho conosciuta e da quel momento non ci siamo mai lasciati, lei non mi ha mai lasciato. Mi ha insegnato tantissime cose. Lei rappresenta il mio ideale di donna, perché era una donna libera, una donna intelligente e una donna che per le sue passioni ha anche perso molto nella vita, ma ha vissuto esattamente come lei desiderava. Era una che, ad esempio, a 85 anni aveva la curiosità di un bambino. Ogni qual volta scopriva qualcosa di nuovo traeva una vitalità incredibile.
Un’altra donna che frequenta il tuo atelier, un’altra tua amica, è l’attrice Chiara Francini. Come l’hai conosciuta?
Ci siamo conosciuti due anni fa. Da quel momento ho iniziato a vestirla in vari eventi: l’inverno scorso, quando ha fatto da madrina al festival di Torino e a Tavolara, dove lei era madrina. È anche lei una donna indipendente, intelligentissima, molto ironica e una grande lavoratrice.

L’ironia è una caratteristica fondamentale della donna Isoni?
Sono chi è molto intelligente è anche molto ironico. Marta lo è stata e credo lo sarà per sempre. Marta è una donna che rappresenta un ideale che non muore con la sua assenza fisica.

(In vetrina una delle collezioni del passato)

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