138 ANNI: Tanti auguri Stintino!

Reportage di Luciana Satta

***Articolo di approfondimento finora inedito, scritto nel 2009 per la bella rivista cartacea “Sardegna Fairway” e per il direttore e amico Lucio Piga. Lo pubblico oggi, per la prima volta, in occasione dei 138 anni di un luogo che amo da sempre: Stintino.

ph. Luciana Satta 2023

Il paese, racchiuso tra due insenature a forma di budello (in dialetto “isthintu”), si adagia con i suoi due porti, il “porto Nuovo”, detto anche “portu Mannu”, e il “porto Vecchio”, “portu Minori”, e ha il sapore di tempi antichi. Eppure il piccolo borgo marinaro ha origini abbastanza recenti. Fu fondato nel 1885, quando quarantacinque famiglie dovettero loro malgrado abbandonare l’isola dell’Asinara, che fu trasformata in stazione sanitaria di quarantena e in colonia penale. Queste famiglie, di agricoltori sardi e pescatori genovesi, furono alloggiate nelle strutture della Tonnara delle Saline. La raggiunsero con le loro barche, scoprendo così un punto strategico per la loro attività di pesca. Un mare, quello della zona, ricco di pesci e di aragoste. E, naturalmente, come è noto, di tonni.

La Tonnara delle Saline (le cui prime notizie risalgono al 1604, quando ne fu concessionario Giovanni Antonio Martino) divenne indispensabile allo sviluppo della tradizione della piccola pesca. Intere generazioni di stintinesi divennero maestri della pesca del tonno, come si può capire visitando il Museo della Tonnara, un tempo al porto Nuovo, attualmente in via Lepanto, alla fine della strada panoramica che conduce al borgo e si affaccia sul porto vecchio. Un passaggio significativo per capire il ruolo fondamentale della pesca nella vita degli abitanti di Stintino. Da sempre.

Nel 1904 fu fondata la “Società mutua cooperativa fra i pescatori di Stintino”, che in seguito divenne la “Cooperativa pescatori di Stintino” costituita da 68 soci. Già dai primi anni del Novecento, quindi, Stintino sarebbe diventato il luogo delle vacanze della borghesia della città di Sassari e degli altri centri vicini, come Porto Torres. E proprio da Porto Torres, passando davanti alla vecchia Tonnara (ricordata soprattutto per la pesca miracolosa del 1968, quando nella “camera della morte” finirono più di duemila tonni), si arriva a Stintino.

Già frazione del comune di Sassari, il 10 agosto del 1988 Stintino è diventata comune autonomo. Nel marzo dell’anno successivo si tennero le elezioni per la nomina del consiglio comunale.

Se la si esplora meglio, poi, la costa non è l’unica attrattiva di Stintino. Lo sono anche i nuraghi e gli stagni salmastri dove i fenicotteri rosa hanno ripreso a nidificare, dopo una pausa di anni. Uno degli stagni si trova lungo la spiaggia delle Saline, dominata da una delle più antiche torri di avvistamento della Sardegna e vicino alle antiche saline che fino al XIII secolo venivano sfruttate  dai monaci di Santa Maria di Tergu. E non è raro che i maestosi fenicotteri rosa, a branchi, attraversino nel periodo estivo il cielo di questo territorio incantevole, sopra gli occhi di turisti curiosi.

Dalla spiaggia delle Saline si arriva agli altri splendidi arenili. Dalle Tonnare, superato il paese, si passa a  Cala Lupo, che sorge nell’omonima baia tra Stintino e Capo Falcone, in posizione dominante sul mare e, con le sue piccole spiaggette di sabbia a grana grossa e scogli, amata dagli appassionati delle escursioni subacquee.

Il forte contrasto tra due mari, il cosiddetto “Mare di fuori” (a occidente, dove si trovano le calette con le spiagge di “Coscia di Donna” e di Punta su Torrione”) e il “Mare di dentro” (la regione interna) domina il territorio stintinese.

Pochi minuti dal paese e si può ammirare un altro luogo scelto dagli appassionati delle immersioni. È la spiaggia di Punta Negra. Delimitata da brune scogliere, con la sua sabbia candida e fine, la spiaggia di Punta Negra è circondata dalla tipica macchia mediterranea con i suoi alberi vicino alla riva e offre un’incantevole vista sul golfo. E ancora, non si possono dimenticare luoghi come i Tamerici, l’Ancora, il Gabbiano. Dispongono di piccoli villaggi attrezzati, di centri di ristoro, mete ideali per gli sportivi amanti del windsurf, della vela e della canoa. 

Ma è più avanti che si apre la più nota spiaggia di Stintino, tappa obbligatoria per chi vi arriva per la prima volta. Suoi punti di forza sono, certamente, l’intensa sfumatura colore turchese del mare, il fondale basso e la sabbia bianchissima che la rendono unica. È la Pelosa.

Giunti in spiaggia non si può non rimanere colpiti alla vista del paesaggio, un quadro di straordinaria bellezza su cui si staglia l’isolotto e la caratteristica torre aragonese. Quest’ultima fu costruita nel 1578, a difesa del litorale, mentre un tempo l’isolotto era raggiungibile a piedi dalla spiaggia, seguendo un passaggio naturale. Poco più in là lo sguardo si rivolge all’isola Piana. Nel passato era pascolo per il bestiame il quale, data la vicinanza alla costa, veniva portato a nuoto, trainato sui barconi. Ed ecco, oltre l’isola Piana, il profilo delle rocce dell’isola dell’Asinara, un tempo carcere di massima sicurezza e, dal 1997, Parco Nazionale, mentre alla sinistra della Pelosa si stagliano, imponenti, le scogliere di Punta Capo Falcone.

Non mancano le attività che valorizzano al meglio le splendide acque di Stintino. Protagonista incontrastata ormai da ventisette anni è la “Regata della Vela Latina”, che coinvolge imbarcazioni provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo. Nata nel 1983, su iniziativa dei fratelli Paolo e Piero Ajello, nel 1987 e nel 1991 è stata poi insignita dall’allora presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, del “Trofeo Challenge Presidente della Repubblica” e nel 1998, dalle rispettive cariche istituzionali, dei Trofei “Challenge Presidente del Senato” e “Ministro della Pubblica Istruzione”. Fino a quando nel 2004 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha voluto rinnovare il Trofeo presidente della Repubblica, conferendo alla manifestazione un riconoscimento d’argento. È un evento importantissimo per Stintino. È un appuntamento a livello internazionale, che attira da sempre un folto pubblico. Ma la Vela Latina è solo uno degli appuntamenti stintinesi. Non si può non menzionare, infatti, il “Raduno dei 45”, nella prima settimana di agosto, regata con cui viene celebrata la nascita del paese, o ancora, il “Viaggio del postale”, nella seconda metà di luglio, rievocazione dell’antico servizio di trasporto postale tra Stintino e Porto Torres ad opera di Clemente Bonifacino, a bordo della barca a vela “Buona Difesa”.

Tre mesi di appuntamenti con la tradizione, inaugurati ogni anno dalla “Sagra del tonno”, il primo sabato di giugno. Cuochi provetti offrono piatti a base di tonno accompagnati da un ottimo vino.

Negli anni Stintino non sembra sia stata toccata dai contraccolpi della crisi. Alla vacanza non si rinuncia. E se la meta è Stintino non è difficile capire il perché.   

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***Articolo di approfondimento finora inedito, scritto nel 2009 per la bella rivista cartacea “Sardegna Fairway” e per il direttore e amico Lucio Piga. Lo pubblico oggi, per la prima volta, in occasione dei 138 anni di un luogo che amo da sempre: Stintino.



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